UNI e la mobilità sostenibile: il ruolo strategico del Mobility Manager

UNI e la mobilità sostenibile: come il Mobility Management migliora gli spostamenti casa-lavoro

UNI ha intrapreso da alcuni anni la missione di migliorare gli spostamenti casa-lavoro del personale, affidandosi a MobilitySquare, società specializzata in Mobilità Sostenibile e Mobility Management Aziendale.

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L’iniziativa nasce dalla convinzione che ridurre l’impatto ambientale dei viaggi quotidiani sia un tassello fondamentale per contribuire all’SDG 11 ONU su città e comunità sostenibili.


L’analisi della mobilità in UNI

Come avete valutato le esigenze di mobilità dei dipendenti, anche alla luce dello smart working?
All’avvio dell’incarico, UNI offriva già smart working strutturato e flessibilità oraria, creando basi solide per un percorso di miglioramento.
Abbiamo combinato due strumenti:

  • Analisi geografica delle provenienze, per individuare cluster e direttrici di spostamento.
  • Survey periodiche sulle abitudini e sulla disponibilità al cambiamento.

I dipendenti hanno mostrato curiosità e apertura verso soluzioni alternative all’auto privata.
La criticità principale riguarda il trasporto pubblico, che con lo smart working è diventato meno conveniente per chi va in sede solo pochi giorni: abbonamenti mensili o annuali non sono più attrattivi.
Una soluzione ideale sarebbe introdurre carnet agevolati, su cui stiamo dialogando con gli enti di trasporto locale.


Una strategia partecipativa e basata sui dati

Come avete costruito la strategia di mobilità per UNI?
L’approccio è stato partecipativo e data-driven: ascolto delle esigenze individuali, analisi realistica del territorio e proposta di soluzioni concrete e praticabili.
Abbiamo scelto di non imporre un modello unico, ma di offrire un ventaglio di opzioni, sostenute da incentivi e da una comunicazione efficace, così che la mobilità sostenibile sia percepita come una scelta consapevole e non come un obbligo.


Gli strumenti messi a disposizione dei dipendenti

  • Welcome Kit per le nuove risorse, con informazioni e suggerimenti per muoversi in modo sostenibile.
  • Contributo economico del 20% sugli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale.
  • Parcheggi riservati e gratuiti a chi condivide l’auto.
  • Spogliatoi e docce per chi arriva in bici o a piedi, con deposito coperto e kit per piccole riparazioni.
  • Convenzione con BikeMi per l’uso del bike sharing a tariffe agevolate.
  • Colonnine di ricarica per auto elettriche nel parcheggio aziendale.

Prospettive future e consapevolezza nazionale

Quali obiettivi avete per il futuro e come percepite oggi il Mobility Management in Italia?
UNI intende rafforzare la comunicazione interna e il monitoraggio dei dati per interventi sempre più mirati.
La recente norma UNI 11977 ha dato un riconoscimento ufficiale al ruolo del Mobility Manager come leva di innovazione e sostenibilità, non solo come adempimento normativo.

In Italia la consapevolezza è però disomogenea: le grandi aziende e quelle più attente a CSR ed ESG hanno già colto il valore del Mobility Management, mentre molte PMI lo percepiscono ancora come un obbligo burocratico.
Diffondere le best practice di realtà virtuose come UNI è essenziale per trasformare queste esperienze in modelli concreti e replicabili.