Sisal per la mobilità sostenibile!
Sisal lancia una gara interna per la mobilità sost...
Scopri come UNI, con il supporto di MobilitySquare, sta migliorando la mobilità casa-lavoro attraverso smart working, incentivi al trasporto pubblico e strategie data-driven.

UNI ha intrapreso da alcuni anni la missione di migliorare gli spostamenti casa-lavoro del personale, affidandosi a MobilitySquare, società specializzata in Mobilità Sostenibile e Mobility Management Aziendale.
Per vedere di più sulla nostra collaborazione vai al loro articolo su di noi
L’iniziativa nasce dalla convinzione che ridurre l’impatto ambientale dei viaggi quotidiani sia un tassello fondamentale per contribuire all’SDG 11 ONU su città e comunità sostenibili.
Come avete valutato le esigenze di mobilità dei dipendenti, anche alla luce dello smart working?
All’avvio dell’incarico, UNI offriva già smart working strutturato e flessibilità oraria, creando basi solide per un percorso di miglioramento.
Abbiamo combinato due strumenti:
I dipendenti hanno mostrato curiosità e apertura verso soluzioni alternative all’auto privata.
La criticità principale riguarda il trasporto pubblico, che con lo smart working è diventato meno conveniente per chi va in sede solo pochi giorni: abbonamenti mensili o annuali non sono più attrattivi.
Una soluzione ideale sarebbe introdurre carnet agevolati, su cui stiamo dialogando con gli enti di trasporto locale.
Come avete costruito la strategia di mobilità per UNI?
L’approccio è stato partecipativo e data-driven: ascolto delle esigenze individuali, analisi realistica del territorio e proposta di soluzioni concrete e praticabili.
Abbiamo scelto di non imporre un modello unico, ma di offrire un ventaglio di opzioni, sostenute da incentivi e da una comunicazione efficace, così che la mobilità sostenibile sia percepita come una scelta consapevole e non come un obbligo.
Quali obiettivi avete per il futuro e come percepite oggi il Mobility Management in Italia?
UNI intende rafforzare la comunicazione interna e il monitoraggio dei dati per interventi sempre più mirati.
La recente norma UNI 11977 ha dato un riconoscimento ufficiale al ruolo del Mobility Manager come leva di innovazione e sostenibilità, non solo come adempimento normativo.
In Italia la consapevolezza è però disomogenea: le grandi aziende e quelle più attente a CSR ed ESG hanno già colto il valore del Mobility Management, mentre molte PMI lo percepiscono ancora come un obbligo burocratico.
Diffondere le best practice di realtà virtuose come UNI è essenziale per trasformare queste esperienze in modelli concreti e replicabili.

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